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La luce di Caino Genere: Biografico
pag. 868
Francesco, è il personaggio del romanzo, che per originalità e concezioni di vita, s'identifica quale discendente di Caino, che nella Genesi, è raccontato in modo errato e fazioso. In questo caso invece, unica differenza, non uccide nessuno, se non quello di strangolare, piano piano, i concetti che la Chiesa, attraverso i suoi ministri e la loro demagogia, è sempre andata divulgando dalla sua fondazione a oggi. Egli vive apparentemente una vita familiare normale, come lo è anche quella di essere un operaio in un'azienda metalmeccanica, ma affiancando al vivere quotidiano, la poliedrica attività artistica e con essa tutte le sue stravaganti idee, col fine di realizzare un proprio modello di vita, fatto di esperienze spirituali, da lui stesso provate e anche di concetti metafisici universali. In quel conturbante vivere di trasgressione, erotismo, sentimento e alta spiritualità, il protagonista tocca vertici spirituali molto alti, per soddisfare l'anelito della sua anima, come pure quelli bassi del vivere attraverso le passioni dei sensi elementari e dei piaceri materiali, esprimendo a tal modo, il proprio ideale di vita.
In copertina il quadro “Sacro e profano”.
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